Con piacere pubblico qui la risposta alle domande di due lettori:
“Ciao e innanzitutto complimenti, sto leggendo con piacere. […]
Come mai hai scelto Genova e non altre città più note?”
Perché Genova nel Medioevo era tutt’altro che “poco nota”: era una delle potenze navali più importanti del mediterraneo con Pisa e Venezia e perché la conosco meglio di altre città. D’altro canto bisogna anche essere un po’ originali: ci sono migliaia di romanzi ambientati a Firenze, Roma, Venezia e quant’altro. 🙂
Nei romanzi successivi ovviamente vedremo un bel po’ di mondo in più!
Ed ecco la seconda domanda:
“Ci sono un po’ di errori di stampa (li trovo pure in quelli famosi, tranquillo) ma il libro è scorrevole e lo apprezzo, anche se durerà poco per questo motivo. Ma come ti è venuta in mente questa storia !??!!!? Voglio dire non è la solita cosa stile l’eroe che nasce tipo povero contadino, trova il saggio e diventa cavaliere ecc. ecc.”
Beh, in parte questi elementi, classico “topos” del fantasy, ci sono: pensa solo al rapporto di Val col Sergente. Tuttavia nella mia presunzione vorrei che il romanzo fosse un modo per avvicinare le persone a due cose a me care: il fantasy e la storia medievale, specialmente di Genova, che ho trovato sempre ricca di belle vicende, dimenticate da quasi tutti gli abitanti. Quindi non volevo che tutto partisse così tra draghi e eroi contadini, ma che fosse graduale. Vedrai come il finale è invece un’esplosione degli elementi tipici del genere.
Io ringrazio Salv74 e Laura per le loro domande e invito gli altri che volessero farne a mandare un messaggio tramite la pagina Facebook o la pagina “Contatti” di questo sito.
Grazie! 🙂