
Scordatevi Il Trono di Spade, se pensate di vedere la nuova serie fantasy “The Shannara Chronicles“: niente politica, niente intrighi o personaggi cattivi che diventano buoni.
La serie targata MTV torna agli albori del classico High Fantasy, con una trama piatta come il décolleté della protagonista Amberle, e un target decisamente destinato alla fascia di età teenager.
Ieri Sky ha trasmesso la prima puntata: vediamo come è andata!
Shannara non è una terra: è una famiglia
Nata dalla fantasia di Terry Brooks, questa serie riprende il suo secondo libro, scritto nel 1982, “Le pietre magiche di Shannara” e narra di Wil, membro di questa famiglia reale che partendo da sempliciotto, come nel più classico dei fantasy, scopre di essere speciale e di potere “salvare il mondo”. Incrocia il suo cammino con la principessa elfica Amberle, figa sì, ma di legno, e la nomade Eretria, meno figa ma decisamente più porca e poco amante degli elfi leghisti. Seguono poi altri personaggi che sono così secondari da essere terziari, con nomi improbabili come l’elfa Catania (e allora prima o poi vogliamo il druido Busto Arsizio) e lo zingaro Cephalo (con la faccia da tonno?). Laddove potevano metterci una pezza i traduttori del libro, essi invece si mettono d’impegno chiamando un albero Eterea (invece che l’originale Ellcrys) e quindi incasinandoti il cervello per la somiglianza con Eretria, la zingara.
Ma anche l’occhietto femminile, se non già allietato dal fustaccione Wil, ha il suo daffare quando appare il fiero druido Allanon, che come un Gandalf giovane e “beccio”, aiuterà i tre a capire la loro missione. Anche qui il duo della tecnica narrativa di Campbell/Vogler la fa padrone a mani basse come nei vecchi Star Wars (girati nella stessa epoca fine anni ’70).
La terra degli elfi, infatti, è minacciata dal solito esercito di demoni o bruttissimi (se maschi) o strafighe (se femmine), cattivi fino al midollo e scontati come un piano per assassinare James Bond. Il re, che poi è colui che faceva Gimli e Sallah ne Il Signore degli Anelli e Indiana Jones, sembra saggio quando parla ma poi si dimostra sempre un frescone che ha bisogno di aiuto per salvare l’albero che imprigiona questi demoni e che sta morendo. Soltanto i tre giovincelli potranno farcela a impedire questo gran casino.
L’unica idea veramente originale è che, se Tolkien ha ambientato ISDA in una Terra del remoto passato, Shannara è ambientata sempre sulla Terra ma tra millenni, dopo che le guerre nucleari hanno distrutto la civiltà e prodotto le classiche razze fantasy come nani e troll. Non di rado i personaggi infatti passano di fronte ad antichi manufatti che poi non sono altro che antiche petroliere incagliate, edifici famosi ecc.

Giudizio pseudotecnico
Gli attori principali non sono male: a parte alcune espressioni di Amberle un po’ sopra le righe, è abbastanza bravo l’attore che interpreta Wil, mentre è inespressiva Eretria. Di legno anche Allanon ed eccessivamente aulico il buon re elfico. Gli attori secondari, come lo zio di Amberle, fanno pena alle pene.
I costumi sembrano tratti da Hercules o Xena (no: non è un complimento) e ci si chiede perché una principessa speranza dell’umanità debba girare seminuda tutto il tempo senza manco che so, un’armatura, un giubbetto antiproiettile… e vabè.
La trama, lo ripeto, è veramente al livello del mare, ma questo è tipico dell’High Fantasy.
Shannara strizza moltissimo l’occhio alle serie e ai film fantasy degli anni ’80 e ’90, pur proponendo un cast giovane: c’è un po’ di Xena, Willow, Conan il Barbaro, Dungeons & Dragons (l’orrendo film), Legend, La Storia Fantastica, Dragonheart ecc.
Effetti speciali carini ma “finti”. Dai, è una serie TV, non aspettiamoci James Cameron.
Ma allora senti: Shannara lo posso guardare o fa schifo?

Te lo consiglio se e solo se:
- Sei di età tra i 10 e i 29 anni
- Ami il fantasy sopra ogni cosa
- Non guardi la trama e vuoi solo sederti inebetito davanti allo schermo
- Vuoi vedere giovani attori ventenni impegnati in scontatissimi triangoli amorosi alla Twilight
- Ti piaceva Fantaghirò oppure i film fantasy un po’ tristi che danno su Italia 1 la domenica pomeriggio
- Non sai che cavolo fare la sera
Gli altri, si astengano.
San Giorgio R. R. Martin, aiutaci tu.