Guida al genovese – Parte 1: cinquanta sfumature di belin

ZENA

Hai un amico che si è trasferito a Genova? Gli hai chiesto cosa stava imbelinando quando si è imbelinato come un belinone e lo hai visto sgranare gli occhi? Allora mandagli questa guida!

Oggi iniziamo con belin e nel prossimo aggiornamento tratteremo le altre espressioni. Dove possibile metterò la pronuncia e l’accento, in grafia semplificata.

Belin

Belìn è ormai un intercalare che si usa dalle elementari all’estrema unzione. Sebbene venga letteralmente tradotto come “cazzo“, il termine non è parimenti volgare, ed è inteso in senso molto bonario, scherzoso e goliardico. Le due regole base molto importanti per usarlo nella forma nativa e nella italianizzata “belìno“:

  • Belìn = cazzo.
    Si usa da solo come intercalare e mai dopo articolo (“il belin” non si dice!!!)

Allungando le vocali, puoi anche cambiare il significato dell’esclamazione (tenere sempre l’accento sulla i):

  • Beeelìn! = accidenti / che roba! (spesso con accezione positiva, anche pronunciato “booolìn!”)
  • Dai, belìiin! = dai, su! (spesso con frustrazione)
  • Eh, belìiin! = eh, addirittura! (nel senso di assurdità/irrealtà)
  • Oh belìiin! = oh cazzo (spesso pronunciato “obbelìn“)

Se c’è l’articolo davanti, non usi più belin, ma:

  • Il/un belìno = il/un cazzo,
    il suo uso è dopo gli articoli “il” oppure “un”, dove sostituisce sempre belin:

    • Non capisci un belino = non capisci un cazzo (in questo caso non va bene usare belin)
    • Mi gira il belino = mi gira il cazzo (anche qui non usare belin)
    • Non menarmi il belino = non rompermi il cazzo.

Un’eccezione è ammessa se vuoi esclamare:

  • Belin belino! = puoi dirlo forte / accidenti / lo credo bene!

Ma è bene ricordare anche le espressioni:

  • “Ho il belino inverso” = ho il cazzo girato (sono infastidito)
  • “Portare via il belino”andarsene via
  • “Battersene il belino” = fregarsene (di qualcosa)
  • “È un’idea del belino” = è un’idea del cazzo
  • “Farsi mangiare il belino dalle mosche” = perdere un sacco di tempo

Altri usi

Ecco altri usi dove la parola belin viene declinata o usata in modi curiosi:

  • belàn / belàndi = cacchio
    Tentativo in extremis di non essere volgare. Ormai la usa solo il Gabibbo…

Il verbo imbelinare, a seconda dell’ausiliare cambia significato e vuole dire cadere, buttare, scaraventare o combinare (nel senso di fare):

  • “Mi sono imbelinato” = sono caduto / inciampato (se riflessivo)
  • “L’ho imbelinato laggiù” = l’ho buttato laggiù
  • “Ma cosa m’imbelini?!” = ma cosa mi combini / fai?!

Altro verbo molto usato, desbelinarsi significa darsi una svegliata, darsi una mossa, cavarsi d’impiccio, essere intraprendenti o capaci di “stare al mondo”:

  • “Deve desbelinàrsi un po’” = deve darsi un po’ una svegliata / una mossa
  • “Lui è uno che si desbelìna” = lui è uno che se la cava

Belìn si può anche usare per dare aggettivi qualificativi:

  • “Sei proprio (un) àbelinato” = sei proprio (un) imbranato / incapace; (in particolare, l’abelinato è colui che necessita di “desbelinarsi”)
    “Che belinóne!” = che tonto / scemo! (spesso inteso in maniera simpatica e bonaria, un po’ come cazzone)
  • “Sei una belìna!” = sei uno stronzo! (qui la simpatia può anche venir meno: la belina non è scema ma compie qualcosa sapendo che è sbagliato)

Belinàta vale come cazzata, sciocchezza o cosa di poco conto:

  • Ho fatto una belinàta! = ho fatto una cazzata!
  • Ti ho preso una belinàta (in dono) = ti ho preso una sciocchezza (in dono)

Bene, caro foresto: se hai imparato tutto quello che c’è in questa pagina, ti nomino “Master of Belin” e potrai usufruire della prossima lezione!

Stay tuned e condividete con i vostri amici non autoctoni! 🙂

Pubblicato da Lorenzo Fabre

Lorenzo Fabre è un blogger e scrittore genovese. Il suo racconto d'esordio "La pillola" è pubblicato nell'antologia Continuum Hopper (Della Vigna), vincitrice del Premio Italia 2017. Fabre è anche tra i vincitori del Premio Racconti Liguri 2017 e si è classificato secondo al Premio G. Viviani 2017 per racconti fantasy. Recentemente ha pubblicato racconti di fantascienza nelle antologie Sarà sempre guerra e Futura Lex. Tra le sue passioni, oltre la scrittura, c'è anche la recitazione teatrale, la storia e la scherma storica medievale, i videogiochi “con bella trama”, le serie televisive avvincenti quali Game of Thrones, Black Sails, Breaking Bad e The Walking Dead, e le scienze, con particolare attenzione a quelle mediche e biologiche. Per ogni altra informazione il suo sito è http://lorenzofabre.com.

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