Assassinio sull’Orient Express: tanto cast e niente arrosto

asoe.jpgDurante le vacanze di Natale trionfano i cinepanettoni o i film fracassoni alla Star Wars, per cui quando c’è l’adattamento di un romanzo che ha fatto la storia, c’è sempre la curiosità di vedere se può essere attualizzato. Kenneth Branagh, che ci ha sempre abituati al teatro shakespeariano, ci prova con il lavoro più famoso di Agatha Christie, e si ritaglia anche il ruolo di protagonista.

La trama in breve

Anni ’30. Hercule Poirot, detective belga molto famoso, sale a bordo del treno Orient Express in partenza da Istanbul. Conosce i suoi compagni di viaggio marginalmente, essendo egli stesso abbastanza schivo, ma una notte viene commesso l’omicidio di un passeggero ambiguo e viscido. A Poirot il compito di sbrogliare la matassa e, col suo leggendario fiuto, interrogare i sospettati cercando di cogliere piccoli particolari che possano incastrarli…

Il cast

Gli attori che compongono questo film sono assolutamente a livello Ocean’s eleven. Judi Dench, Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe, Johnny Depp, Penelope Cruz, lo stesso Brannagh e anche ottimi emergenti come Daisy Ridley, già Rey negli ultimi Star Wars. Eppure i loro ruoli sono troppo piccoli per apprezzarne l’abilità, e solo pochi riescono a svettare grazie ad alcuni piccoli monologhi. Per il resto è un One Man Show dello stesso autore e regista, non particolarmente incisivo.

La resa generale

Non si può alterare troppo la sceneggiatura di un grande classico. Eppure si ha l’impressione che il romanzo della Christie sia invecchiato piuttosto male.

Il risultato è un film lentissimo, noiosetto, con un unico colpo di scena finale al quale comunque si arriva senza poter associare la propria deduzione, perché la pellicola non consente di elaborare gli indizi (Poirot li rivela gradualmente) e si basa soltanto sulla narrazione fatta dal protagonista di ricordi di una vicenda passata che il pubblico non può conoscere. Pertanto assistiamo a un mostruoso insieme di spiegoni da far ribrezzo ai fan del famoso aforisma show: don’t tell, ma pure al pubblico medio. Assenti le scene d’azione, a parte un goffo inseguimento. Stiamo pur sempre parlando di un giallo.

Giudizio finale

Assassinio sull’Orient Express è un film girato in maniera troppo vecchio stile, lento e didascalico. Bocciato senza appello, rimane solo un collage di piccole scene interpretate da grandi attori.

Consigliato solo a fan hardcore della Christie.

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Ciao!

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Pubblicato da Lorenzo Fabre

Lorenzo Fabre è un blogger e scrittore genovese. Il suo racconto d'esordio "La pillola" è pubblicato nell'antologia Continuum Hopper (Della Vigna), vincitrice del Premio Italia 2017. Fabre è anche tra i vincitori del Premio Racconti Liguri 2017 e si è classificato secondo al Premio G. Viviani 2017 per racconti fantasy. Recentemente ha pubblicato racconti di fantascienza nelle antologie Sarà sempre guerra e Futura Lex. Tra le sue passioni, oltre la scrittura, c'è anche la recitazione teatrale, la storia e la scherma storica medievale, i videogiochi “con bella trama”, le serie televisive avvincenti quali Game of Thrones, Black Sails, Breaking Bad e The Walking Dead, e le scienze, con particolare attenzione a quelle mediche e biologiche. Per ogni altra informazione il suo sito è http://lorenzofabre.com.

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