Perché si dice “sedicente” stato islamico? E lo è davvero?

syria-1034467_1920È difficile non trovare articoli che non si riferiscano all’ISIS come “sedicente“. Ma perché scrivono questo aggettivo? Siamo sicuri di aver capito cosa voglia dire e di usarlo correttamente?

La prima cosa da fare in questi casi è guardarci la definizione. Secondo Treccani online, sedicente vuole dire  “Che dice di essere, che si spaccia per qualcuno, che si attribuisce cioè titoli, generalità, qualifiche, qualità che non sono o che si sospettano non essere rispondenti a quelle reali“.

Temo che l’ISIS sia tutt’altro che sedicente: ha conquistato e organizzato un territorio dal punto di vista giuridico, vende il petrolio persino agli stessi a cui lo ha strappato, fa propaganda, ha esercito e polizia e ha fatto quant’altro uno stato fa per costruire una infrastruttura. Certo, ha compiuto anche tutte le brutalità che sappiamo.

Anche se non ci piace, è uno stato a tutti gli effetti e invece di chiamarlo sedicente potremmo definirlo “autoproclamato“, “non riconosciuto“, chiamarlo “regime”… Ma sedicente proprio no: loro lì ci sono, ci vogliono restare e imporre la loro volontà.

Forse dovremmo chiamarlo “seducente” perché in tanti, decine di migliaia, hanno deciso di recarvisi per sostenerlo. Nella sua lucida crudeltà, l’ISIS propone la lotta usando la violenza in nome di qualcosa di più grande. Fa sentire i suoi combattenti parte di un progetto enorme, anche se crudele, e questo a volte è molto più allettante del “produci-consuma-crepa” occidentale che spesso leggiamo come graffito sui muri. Non giustifico, ovviamente, ma se qualcuno va là, c’è un motivo e va compreso se si vuole risolverlo.

Forse dovremmo chiamarlo “sedicenne“… “ventenne“, per la giovane età dei suoi “guerrieri” che si fanno anche saltare in aria. Perché la mente del ragazzo è plasmabile facilmente. E’ questo che noi abbiamo perso, nell’indurre un’educazione alla legalità e alla vita. E’ in questo che il proselitismo religioso può espandersi  per mitosi tra le menti.

Chiamiamolo anche “sedante“, per come è riuscito a far dimenticare le tensioni e far dialogare USA, Russia ed Europa (non ancora come speriamo). Si è formata un’altra volta la Lega Santa, che di sacro stavolta ha ben poco (come allora), anche se i suoi avversari, dandogli l’appellativo “crociati”, vorrebbero proprio questo: preferirebbero combattere un’alleanza religiosa e non comprendono il nostro laicisimo, perché laicismo significa ragione e ragione e religione condividono soltanto alcune vocali e consonanti.

Di certo non possiamo chiamarlo “sedentario“, perché la guerra l’ha portata in casa a noi cittadini comuni ormai ammorbiditi dal benessere, la cui massima violenza a cui siamo esposti è in The Walking Dead o GTA, o nelle liti familiari o con i colleghi. Non siamo abituati, come loro, ai Kalashnikov, alle bombe, alle privazioni. Chi vive una vita del genere è indurito al punto giusto per sopraffare chi è opulento. “Noi” non ci penseremmo mezzo secondo se ci proponessero: “fatti saltare in aria per l’Italia e per Dio” a rispondere con una pernacchiona degna de I Vitelloni, seguita da gesto dell’ombrello.

L’Occidente appare debole perché ormai è cinico e non crede più a niente:
niente Dio (che non esiste), niente Religione (che impone regole e mi limita), niente Stato (che è corrotto), niente futuro (perché i vecchi non lasciano posto ai giovani). niente benessere (perché i terroristi ci stanno, ovviamente, terrorizzando). E’ davvero più facile lamentarsi che cambiare il nostro mindset, primo passo verso il cambiamento.

Chissà che quest’ondata di terrore, non serva almeno a scuoterci un po’.
… E’ che avremmo preferito tutti un altro modo, più autonomo e consapevole.

Pubblicato da Lorenzo Fabre

Lorenzo Fabre è un blogger e scrittore genovese. Il suo racconto d'esordio "La pillola" è pubblicato nell'antologia Continuum Hopper (Della Vigna), vincitrice del Premio Italia 2017. Fabre è anche tra i vincitori del Premio Racconti Liguri 2017 e si è classificato secondo al Premio G. Viviani 2017 per racconti fantasy. Recentemente ha pubblicato racconti di fantascienza nelle antologie Sarà sempre guerra e Futura Lex. Tra le sue passioni, oltre la scrittura, c'è anche la recitazione teatrale, la storia e la scherma storica medievale, i videogiochi “con bella trama”, le serie televisive avvincenti quali Game of Thrones, Black Sails, Breaking Bad e The Walking Dead, e le scienze, con particolare attenzione a quelle mediche e biologiche. Per ogni altra informazione il suo sito è http://lorenzofabre.com.

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