Perdonatemi un po’ il click-baiting iniziale ma… Qualche tempo fa, imbarcatomi in un bellissimo corso di recitazione teatrale dall’età media decisamente meno stagionata dei miei mid-thirties, notavo quanto la fascia di età compresa tra i 16 e i 25 anni fosse incredibilmente sparita dai social.
Entrai su Facebook nel 2007, ai tempi della fine dell’università. In un paio d’anno diventò difficile trovare qualcuno che non avesse un account. Spammavamo foto delle nostre serate, giochi, video delle vacanze.
Poi, il deserto.
Oggi non facciamo che condividere post fatti da pagine specializzate come “Commenti Memorabili“, “Sii come Bill” o “Tua madre è leggenda“, senza quasi più condividere nulla di nostro.
Dieci anni dopo la sua diffusione planetaria, basta farsi un giro per qualsiasi pagina FB pubblica per trovare commenti di quaranta-cinquantenni incazzati verso il mondo, complottisti, condivisori di bufale, casi umani grammaticali e “webeti” in genere.
Pensavo fosse solo una mia erronea percezione e invece vedo che i sondaggi iniziano a confermare la mia ipotesi:
(FONTE: http://vincos.it/2014/01/27/i-10-anni-di-facebook-visti-italia-statistiche-social-network/)
Questo veniva scritto nel 2013, e la tendenza non è affatto invertita: allora Facebook tra qualche anno sarà frequentato da haters cinquantenni e disertato dai giovani, che lo stanno soppiantando per WhatsApp o Snapchat?
Eppure, se guardiamo i sondaggi più recenti, forse un po’ di ricambio generazionale c’è:
https://www.insidemarketing.it/italiani-social-network-si-dividono-le-varie-piattaforme/
Siamo dunque condannati a vedere il nostro social preferito cadere in mano dei “buongiornissimi kafèèèè” o alla caterva di post con frasi banali sulle “perzone falze”? E’ probabile, ma perché anche noi invecchiamo e tendiamo a sostare nel cerchio di conoscenze della nostra generazione, frequentando meno i luoghi di aggregazione virtuali dei giovani.
Come è probabile che il web, come tutti i non-luoghi, evolverà, crescerà, diverrà un’altra cosa.
E a quel punto la tecnologia ci farà di nuovo drizzare i capelli come quando ci fu chiesto per la prima volta di inserire nome e cognome VERI su Facebook e tutti ci spaventammo: ricordate? Fino a persuaderci a consegnare a Mark e co. i nostri più torbidi segreti, in cambio di una manciata di like.
Che ne pensate?
A presto!