Kingsman: quando James Bond diventa tamarro

imageHo visto Kingsman. Certo, potreste dire chissenefrega. Ma se state andando ancora avanti a leggere, significa che o volete sapere che cos’è, o l’avete visto anche voi e volete sapere che ne penso.

In ambedue i casi, Kingsman è un film di spionaggio in chiave action con una certa dose di humor malsano. Non mi dilungo sulla trama: esiste un’organizzazione, i kingsmen, appunto, che agisce sotterraneamente come servizio segreto “neutrale”, usando come nomi in codice, quelli del ciclo arturiano. Uno degli agenti, Colin Firth, recluterà un giovane scapestrato per farne uno di loro (chi ha detto “Men in Black”, laggiù?) e toglierlo dalla strada, mentre un milionario ossessionato dal global warming e ipertecnomane, misto tra Steve Jobs e Zuckenberg ma con la faccia di Samuel L. Jackson, è il cattivo di turno che vuole ovviamente attuare un piano criminoso su scala mondiale.
C’è spazio anche per un cameo di un grassoccio e invecchiato Mark Hamill, che tutti aspettano tornare come Luke nel nuovo Star Wars, una cattiva che sembra la versione ancora più letale di Oscar Pistorius, e un poco utile Michael Caine messo lì un po’ senza un perché.

Ecco i punti di forza di Kingsman:

1. La trama è assolutamente banale quanto irrilevante, perché nel film quello che conta sono le incredibili scene d’azione (è raro che oggi qualcosa stupisca dopo Matrix e i film di Rodriguez/Tarantino), che sono girate dal punto di vista del protagonista dando l’idea di essere lì in prima persona. I Kingsmen sono una via di mezzo tra eleganti dandy e gli agenti di Equilibrium con il loro “kata della pistola”: sono capaci di combattere a colpi di arti marziali e pistolettate (insieme) con riflessi che neanche i Jedi hanno, pur non spettinandosi nemmeno.

2. L’umorismo veramente becero di alcune trovate (non ultimo il finale…), a volte un po’ troppo sopra le righe ma che non stonano troppo con lo scanzonato tono del film, a partire dalla “pezzetta” jovanottiana di Sam Jackson. Ci sembra che chi ha scritto la sceneggiatura volesse prendere in giro un bel po’ di persone: i gruppi religiosi intolleranti degli Stati Uniti, i politici, l’aristocrazia britannica, ma anche la gente comune “da pub”. La regia non lesina di mostrarci risse e massacri di persone anche innocenti in tono comico ergendosi completamente sopra le parti, appunto, prendendo in giro tutti, anche la nostra dipendenza dalla tecnologia.

3. Ottimi colpi di scena che sanno tenere vivo l’interesse.

E i difetti? La semplicità davvero eccessiva della trama, mero pretesto per gestire abiti di lusso, tecnologia spionistica e azione; inoltre, alcuni temi seri (vedi la violenza domestica) messi dentro il megacontenitore ironico del film risultano un po’ tanto fuori luogo, stonando inevitabilmente. Concludiamo con personaggi buffi ma troppo stereotipati per lasciare il segno.

Insomma, un’oretta e mezza di intrattenimento a “cervello spento” direttamente dall’UK, che difficilmente rivedrete ma lì per lì si lascia guardare.

Pubblicità

Pubblicato da Lorenzo Fabre

Lorenzo Fabre è un blogger e scrittore genovese. Il suo racconto d'esordio "La pillola" è pubblicato nell'antologia Continuum Hopper (Della Vigna), vincitrice del Premio Italia 2017. Fabre è anche tra i vincitori del Premio Racconti Liguri 2017 e si è classificato secondo al Premio G. Viviani 2017 per racconti fantasy. Recentemente ha pubblicato racconti di fantascienza nelle antologie Sarà sempre guerra e Futura Lex. Tra le sue passioni, oltre la scrittura, c'è anche la recitazione teatrale, la storia e la scherma storica medievale, i videogiochi “con bella trama”, le serie televisive avvincenti quali Game of Thrones, Black Sails, Breaking Bad e The Walking Dead, e le scienze, con particolare attenzione a quelle mediche e biologiche. Per ogni altra informazione il suo sito è http://lorenzofabre.com.

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: