Ma è giusto festeggiare il Natale se non si è cristiani?

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L’essere umano, si sa, non è un campione di coerenza. Se è vero che “solo gli stupidi e i morti non cambiano mai idea”, è anche vero che molte feste cristiane sono inserite come feste nazionali, a prova indissolubile dell’unione millenaria tra la Chiesa e lo Stato. Ma questo è corretto?

Io festeggio il Natale, ma non mi sento cristiano in senso stretto.

Credo che non siano pochi gli italiani, ma in generale gli occidentali, che festeggino la venuta di Cristo senza crederci particolarmente o soltanto per tradizione. Ed è proprio questa seconda caratteristica che, a parer mio, ci giustifica dal celebrare questo evento collegato a tante tradizioni precedenti, come il salutare il solstizio d’inverno, già in uso tra le popolazioni pagane.

Il Natale non è diventato altro che un contenitore, quindi, di varie feste a lui antecedenti, illuminate dalla tradizione cristiana che comunque ha condizionato il nostro vivere e ci ha donato gioie e complicazioni insieme.
Perché negare che, nonostante il laicismo, l’agnosticismo e l’ateismo ormai dilaganti (per ovvie e giustificabili ragioni), i nostri valori sono basati anche sugli insegnamenti di Cristo? Non andrebbe dimenticato, come non andrebbero dimenticati i misfatti compiuti in nome di questa e altre religioni. Tutto va sempre filtrato dal setaccio della ragione, ma essa non deve snaturarci dalle nostre origini. Altre culture si possono abbracciare ma non devono “soppiantare” la nostra.

Come si dovrebbe forse andare maggiormente verso la spiritualità senza passare per dogmi dettati direttamente da un ipotetico Dio mai davvero dimostrato, senza però finire nelle braccia dell’ateismo becero e cinico. Insomma: “l’umanità” dovrebbe essere la nostra religione.

Con questo pensiero, anche io oggi festeggio il Natale perché volente o nolente ne sono figlio: per tradizione e per la bellezza e poesia dei suoi valori, da molti definiti figlio del buonismo, da altri consumistici.

Ma se ci piace così, perché cambiare?

Auguri a tutti!

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Pubblicato da Lorenzo Fabre

Lorenzo Fabre è un blogger e scrittore genovese. Il suo racconto d'esordio "La pillola" è pubblicato nell'antologia Continuum Hopper (Della Vigna), vincitrice del Premio Italia 2017. Fabre è anche tra i vincitori del Premio Racconti Liguri 2017 e si è classificato secondo al Premio G. Viviani 2017 per racconti fantasy. Recentemente ha pubblicato racconti di fantascienza nelle antologie Sarà sempre guerra e Futura Lex. Tra le sue passioni, oltre la scrittura, c'è anche la recitazione teatrale, la storia e la scherma storica medievale, i videogiochi “con bella trama”, le serie televisive avvincenti quali Game of Thrones, Black Sails, Breaking Bad e The Walking Dead, e le scienze, con particolare attenzione a quelle mediche e biologiche. Per ogni altra informazione il suo sito è http://lorenzofabre.com.

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