
Più abusata di “resilienza” la parola più utilizzata in questi mesi è “draconiane”, spesso preceduto da “misure”. Ma che vuol dire draconiano? Si riferisce a un mostro che sputava fuoco? Un vampiro transilvano? Niente di ciò.
Dracone (Drakon) era un politico greco del 600 a.C., legislatore dell’antica repubblica di Atene che stilò il primo codice penale nella storia della città greca. Si ricorda perché, dopo l’emanazione delle leggi, le punizioni previste erano particolarmente severe (la pena di morte anche per piccoli reati), tanto che si diceva fossero “scritte col sangue”. Prima del suo codice, tuttavia, i giudici avevano pieno diritto di fare eseguire le sentenze a loro arbitrio e quindi il suo codice contribuì a creare punizioni uniformi per tutti, anche se con ampi margini di miglioramento (che fece, ad esempio, Solone successivamente).
“Misure draconiane” significa, quindi “provvedimenti molto severi”.