
Piacerà anche alla vostra fidanzata, forse. Perché è soprattutto una storia d’amore.
Non sono un grande fan dei cinefumetti, per non dire che li odio se eccettuiamo i bellissimi Batman diretti da Cristopher Nolan. Sono stato attirato da Deadpool perché la critica lo ha definito un film “diverso” e fuori dal coro. In parte vero e in parte falso.
Deadpool, un super-antieroe, è appena sbarcato nei cinema in un film semplice dove è l’ironia a farla da padrone. Potrebbe anche non esserci nessun superpotere, nessuna scazzotata con X-Men al seguito, nessun supercattivo scontato per rendere comunque Deadpool un film divertente e autoirriverente verso gli ormai dorati fumetti Marvel/Disney.
Nato come Wade W. Wilson, Deadpool è un “cretino” violento ma di buon cuore, che si trova suo malgrado con superpoteri, un po’ come il mediocre Hancock di qualche anno fa, con Will Smith. Tuttavia Deadpool è consapevole di far parte di un film e quindi rompe la quarta parete dialogando direttamente col pubblico, fa continue battute a sfondo sessuale e ha degli amici forse ancora più strani di lui. E’ l’amore per la prostituta Vanessa a spingerlo ad ottenere i superpoteri che però, grazie al malvagio Ajax, lo sfigurano.
Deadpool è un film carino perché non c’è niente di serio al suo interno, per le continue battute riferite alla vita quotidiana, dai tweet ai mobili Ikea e per il suo rozzo romanticismo.
Certo, la trama è da fumetto quindi non c’è niente che non sia scontato, ma non è un problema: è come uno spettacolo di cabaret col protagonista in spandex.
Merita la visione, magari al mercoledì che costa meno 😛