Ronda

No, non siete in una puntata di Zorro: Ronda è costruita su un canyon che la rende unica. E’ un piccolo centro dove si respira davvero l’aria di provincia. Non fate l’errore di “snobbarla” i paesaggi qui sono davvero belli e le sue viuzze suggestive.
Basta mezza giornata abbondante per Ronda ma due cose non le dovete perdere:
- La Casa del Rey Moro e la Mina: sono i sotterranei della vecchia fortezza araba che dalla città vecchia vi portano, attraverso una scalinata da 200 scalini alti come Schwarzenegger, fino in fondo alla gola che vedete nella foto, dove scorre il fiume! Imperdibile davvero. Sopra, vi sono dei giardini carini abitati anche dai pavoni (a cui alcuni turisti rompono i c***ioni di continuo per le foto… Povere bestie). Noi stavamo per perdercelo, non fate questo errore (lo ha visitato anche Michelle Obama)!
- La città: Ronda è bella da girare a piedi attraverso i ponti che la separano, dove farete delle foto veramente notevoli: vi dà un’ottima idea della provincia spagnola.
CIBO: questa volta parlo prima del cibo, perché purtroppo per l’alloggio dovrò entrare in modalità lamentela. Abbiamo cenato dalla Taberna de Antonio: locale dove mangiano i locali e che infatti è contenutissimo nei prezzi e nel menu (tapas a 1 euro)! Carino davvero.
ALLOGGIO: e qui viene il nostro errore principale nella prenotazione degli alberghi. Volevamo una hacienda alla Zorro (anche se Zorro è ambientato in Messico, ma va beh), quindi abbiamo prenotato l’hotel Rural el Cortijo. Mamma mia che esperienza.
Intanto preciso che il personale era squisitamente gentile, specialmente il ragazzo della reception che ci ha dato informazioni preziose su cosa fare: solo per questo non abbiamo piantato eccessivi casini.
All’arrivo ci hanno messo in una dependance esterna la cui camera era sì, pulita, ma isolata e spoglia, con una grossa fessura sotto la porta dalla quale, a giudicare dai corpicini, entravano molti insetti.
Ci siamo fatti cambiare la camera ed è andata ancora peggio. Stavolta siamo stati messi nella struttura principale, quella alla Zorro, appunto: il problema era l’igiene suggestivo proprio di quei tempi!!! Il letto era marmo di carrara; nella stanza, una mansardina, si moriva di caldo e non si poteva accendere l’aria condizionata (che era “programmata” secondo il concierge) e il ventilatore presente ondeggiava minacciando di staccarsi dal soffitto. Per finire, coperte e pavimento erano cosparse di peli, capelli e anche una bella caccolona incrostata sul cuscino. Per non dire che non c’era manco lo spazio per aprire la valigia. La piscina non l’abbiamo neanche vista di striscio: come minimo ci nuotavano i caimani.
Fatta una notte lì, la mattina dopo abbiamo chiesto di lasciare l’albergo e ci hanno quindi fatto pagare solo quella notte, nonostante la prenotazione di due notti. Il ragazzo della conciergerie era così dispiaciuto che ci siamo quasi sentiti in colpa…
Per questo non siamo stati due giorni a Ronda ma ci siamo diretti a Malaga!
Caro signor Fabre,
a quando una bella guida per un viaggio in Giappone?
Suoi Matteo, Davide e Fabrizio
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