Il Racconto dei Racconti: è l’inizio del genere “spaghetti-fantasy” o un caso isolato?

Il racconto dei racconti poster.jpg
“Il racconto dei racconti poster” by Source. Licensed under Fair use via Wikipedia.

Prendi un regista come Matteo Garrone (Gomorra) e mettilo a fare un film fantasy basato su una serie di fiabe del 1600: l’antologia partenopea “Il racconto dei racconti”, appunto, tratto da “Lo cunto de li cunti” di GB Basile. Garrone tenta l’intentabile: quello di fare un film fantasy d’autore.

Così si arma di ingegno e scova location tutte italiane una più fiabesca dell’altra. E dentro ci mette tutto il cinema italiano: ecco che i dialoghi sono ridotti al minimo come nei western di Sergio Leone, i costumi e gli ambienti sembrano usciti da “il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi, la fotografia è degna de “La grande bellezza”. Ma si strizza l’occhio anche a “La Storia Fantastica” e alla televisione: alle fiabe vintage come Fantaghirò o al più moderno Trono di Spade, come ammesso dal regista.

Alla fine di due ore in cui si resta comunque incuriositi, arriva lo scivolone: il finale a metà. Si esce dal cinema con gli archi narrativi non adeguatamente chiusi, alcuni non chiusi affatto, pieni di domande dovute anche a una sequenza non chiara (pipistrello, per chi lo ha visto). E il bello è che è tutto “voluto”.

Ultimamente il cinema italiano cerca di risollevarsi dal cinepanettone, rivisto in salsa Zaloniana, cercando di ricrearsi come intrattenimento per palati fini, perché abbiamo visto che la cosa piace molto all’estero, vedi Sorrentino e anche Tornatore.
Ma palato fino, il grosso del pubblico cinematografico non è. Un fantasy, per definizione, è un film per le masse (in contrapposizione con la letteratura del genere che è invece decisamente di nicchia) alle quali dare in pasto storie un po’ stereotipate, battaglie, intrighi. Qui i personaggi sono piatti e curiosamente il più ben delineato psicologicamente è un orco che si esprime a grugniti e gesti come il Mad Max della recensione precedente: certo che nelle fiabe è così, ma il cinema ha bisogno di altri stimoli. In pratica esci dal cinema non capendo se hai visto un film di Brancaleone, “Lo Hobbit” come forse sarebbe dovuto essere (con più attenzione al fiabesco e meno agli effetti speciali) o un esercizio di pura estetica cinematografica. Senza che nessuno di questi aspetti sia preponderante sugli altri. Neanche l’inutile cameo di Massimo Ceccherini riesce a incastrarlo in un genere e anzi, speri che voli qualche bestemmione in toscano per ravvivare un po’ la vicenda.

Garrone commette l’errore di rifare un film dalla fotografia impressionante ma dai personaggi mediocri in salsa fiabesca, col risultato che, davvero, sembra un Fantaghirò girato con un budget maggiore.  Si tratta dell’inizio di un nuovo filone, lo “spaghetti-fantasy?” dove viene ribaltato il modello standard americano, come fu per il western, in virtù di una maggiore attenzione alle pause recitative, alla fotografia e al paesaggio?

Eppure, per quelle due ore in cui aspetti di sapere “come va a finire” il film fila, ma il finale lascia delusi non poco e lo fa ripiombare sotto la sufficienza.

Però il tentativo era interessante e forse, con molte modifiche, vale la pena di ritentarlo.

Pubblicità

Pubblicato da Lorenzo Fabre

Lorenzo Fabre è un blogger e scrittore genovese. Il suo racconto d'esordio "La pillola" è pubblicato nell'antologia Continuum Hopper (Della Vigna), vincitrice del Premio Italia 2017. Fabre è anche tra i vincitori del Premio Racconti Liguri 2017 e si è classificato secondo al Premio G. Viviani 2017 per racconti fantasy. Recentemente ha pubblicato racconti di fantascienza nelle antologie Sarà sempre guerra e Futura Lex. Tra le sue passioni, oltre la scrittura, c'è anche la recitazione teatrale, la storia e la scherma storica medievale, i videogiochi “con bella trama”, le serie televisive avvincenti quali Game of Thrones, Black Sails, Breaking Bad e The Walking Dead, e le scienze, con particolare attenzione a quelle mediche e biologiche. Per ogni altra informazione il suo sito è http://lorenzofabre.com.

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: