Sarahah: un’app per gli onesti o i vigliacchi?

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All’improvviso arriva Sarahah e potrebbe sconvolgere le vite di coloro che decideranno di servirsene, manco fosse uno stupefacente. Ma cos’è questa nuova app e perché è un arma a doppio, anzi multiplo taglio?

Sarahah, chi è costei?

In pratica ogni persona può crearsi una casella di posta dove chiunque può scriverci qualcosa restando totalmente anonimo.

Per farlo, è sufficiente che conosca il nostro indirizzo o che ci cerchi all’interno dell’app (se abbiamo deciso di essere ricercabili). Non è attualmente possibile rispondere ai messaggi, ma si può far sì che a scriverci siano solo utenti registrati al sito, oppure chiunque anche senza account.

Questa app di messaggistica anonima è stata creata da Zain al-Abidin Tawfiq e in arabo significherebbe “onestà“. Si può usare via Android o iOS, e (per leggere soltanto) anche da normale browser.

Perché?

A che scopo installare un’app del genere? Il sito ufficiale https://www.sarahah.com ci dà questi suggerimenti:

Al lavoro

  • Esalta le tue aree di forza
  • Rafforza le aree di miglioramento

Coi tuoi amici

  • Migliora la tua amicizia scoprendo i tuoi punti di forza e aree di miglioramento.
  • Fa sì che i tuoi amici siano onesti con te

Che cosa ne dicono?

Chi ha installato questa nuova diavoleria, dice che è molto curioso di sapere cosa pensa la gente di lui/lei, senza filtri, ma che ci vuole molto coraggio a leggere alcuni messaggi. Naturalmente, nell’era degli haters che infangano con tanto di nome e cognome le pagine facebook coi loro commenti, avere la possibilità di farsi prendere a pesci in faccia anonimamente suscita diverse perplessità.

Ci serve davvero?

Qualcuno dice di non installare l’app se non si ha un gran pelo sullo stomaco (chiunque può scrivere, anche un malintenzionato), e già è partito l’allarme cyberbullismo. Non si fatica ad immaginare che l’uso di questa applicazione tra i giovanissimi sia un ottimo modo per massacrare il compagno di classe sfigato o la tipa che non si è concessa la sera prima.

Sul fatto, poi, che gli amici abbiano bisogno di un messaggino anonimo per “dirci la verità”, forse potrebbe farci riflettere sul grado di amicizia che abbiamo con loro.

Per non parlare di quante persone riceveranno messaggi volti soltanto a seminare zizzania.

Il più, per la mia breve esperienza, sono amici burloni che mandano frasi spiritose.

In molti siamo curiosi di “vedere che succede”: la tentazione è forte e nasconde anche la paura che nessuno ci scriva nulla: un’ulteriore smacco alla nostra autostima.

Come difendersi? Probabilmente non installandola.

Ma la tentazione di provare… 😉
Puoi mandarmi un messaggio anonimo cliccando su questo link: https://lorenzofabre.sarahah.com/, anche per dirmi che ne pensi! I più significativi verranno pubblicati nei prossimi giorni sulla mia pagina facebook.

 

Santa Maria di Castello: uno splendido complesso nel cuore della Genova Medievale

Capitano quelle giornate d’agosto in cui vuoi soltanto tuffarti nella tua città semideserta. Nel cuore della Genova medievale esisteva “Il Castello“, derivato dal castrum romano e che occupa la collina omonima: il punto più antico di Genova. La chiesa di Santa Maria di Castello è lì in piedi dal 1100 a dimostrare quanto i magistri antélami fossero in gamba a costruire edifici.

Se ero rimasto molto deluso dalla Commenda di San Giovanni di Pré, Santa Maria di Castello mi ha fatto far pace con il mantenimento dei complessi medievali liguri.

La visita di Santa Maria di Castello è effettuata gratuitamente (se volete potete lasciare un’offerta) dai volontari omonimi, che con maestria vi accompagneranno a vedere il coro, i chiostri, la cisterna, lo scrittorio e altri locali dell’antico convento domenicano. Avrete l’occasione di vedere una facciata del 12° secolo e una chiesa romanica non troppo massacrata dal pesante barocco, più un complesso monastico rinascimentale.

Vi consiglio caldamente di visitare il luogo non perdendo troppo tempo a descrivervelo, poiché non rende: con una guida la visita si arricchisce enormemente. Potete lasciare la moto in piazza Cavour (l’auto al Porto Antico) e ci siete in cinque minuti di bellissimi e segreti carruggi.

Genova è veramente more than this.

Concorso racconti liguri 2017, ci sono anch’io!

bbfCon una certa curiosità, il 26 luglio ho ricevuto un’email dal Concorso letterario Racconti Liguri 2017, al quale ho partecipato con il racconto “Io non sono un mostro“, ispirato (inconsapevolmente) da Luca Rinaldi e con il prezioso editing di Paolo Silingardi.

Non era il primo concorso al quale ho partecipato, cosa che faccio sempre con basse aspettative: il mondo dell’editoria è ormai affollatissimo di scrittori esordienti ed emergenti, alcuni di grande bravura, e le chance di arrivare al podio in un concorso letterario sono sempre esigue. Normalmente, le mail vengono mandate solo ai vincitori e quindi apro il file con apprensione:

Caro autore,
abbiamo ultimato la selezione dei racconti per il Concorso letterario “Racconti liguri 2017” […] il tuo racconto è stato selezionato e verrà pubblicato nell’antologia edita da Historica Edizioni.
La premiazione degli autori selezionati e la consegna degli attestati avverrà sabato 9 settembre, ore 19,00, presso Bar Milleluci, Bordighera, nell’ambito del Bordighera Book Festival.

Dopo il successo di Continuum Hopper, che ha vinto il premio Italia 2017, questo secondo riconoscimento mi spinge a continuare nella scrittura, che avevo un po’ accantonato. Colgo l’occasione per ringraziare, oltre a Paolo e Luca per avere contribuito alla genesi del racconto, anche Historica Edizioni per l’iniziativa letteraria e per sostenere gli autori emergenti.

Ci vediamo sabato 9 settembre a Bordighera!

Evviva Hans Zimmer, che ha trasformato le colonne sonore in un concerto rock

HansZimmerTours2017-LiveNon è stato il primo, Hans Zimmer, a giocare con sonorità diverse e strumenti musicali non canonicamente classici: ricordiamo Ennio Morricone che utilizzò scacciapensieri e fischiettii per i western di S. Leone.

tg
La violoncellista Tina Guo (https://www.instagram.com/p/BV8T6UcFhDT/?taken-by=tinaguo)

Autore delle colonne sonore più celebri degli ultimi vent’anni (Il Re Leone, Il Gladiatore, Pirati dei Caraibi, Inception, la trilogia di Batman e Interstellar, per citare solo alcune delle più di 150 prodotte), nell’unica data italiana del suo tour HANS ZIMMER LIVE, ad Assago, il musicista ha detto di “aver paura del pubblico”. Eppure ha impugnato il banjo e la chitarra, si è seduto al piano, ha salutato quasi ogni musicista presente, dimostrando di non essere soltanto un “direttore d’orchestra”.

E ha fatto di più, Zimmer: è riuscito a spettacolarizzare il genere delle colonne sonore realizzando un “World Tour” dove strumenti musicali sacri, archi e ottoni, si mischiano con chitarre elettriche, strani tamburi, mixer coi bassi sparati a palla e il suo inconfondibile “Braaaam!” sparato dentro il timpano come nemmeno un gruppo metal. E infine ha calato il poker, il caro compositore di Francoforte sul Meno, ormai residente a Los Angeles: si è avvalso di un tecnico luci fenomenale per organizzare uno spettacolare concerto con effetti luminosi, attorniato da musicisti pazzeschi tra cui spicca la violoncellista “pop” Tina Guo, che come l’ottima Lindsey Stirling si esibisce spesso in temi cari ai nerd (Skyrim, Zelda, Game of Thrones), aggiungendo un’estasi erotica nell’abbracciare il suo strumento che la fa diventare spettacolo nello spettacolo.

Ecco un esempio da YT di uno dei momenti più spettacolari, ovvero Batman:

Un trionfo, un concerto che nelle prossime edizioni mi sento di raccomandarvi a ogni costo.

Qui la lista dei brani, elaborata da setlist.fm:

  • Intro Medley
    Driving (Miss Daisy)
    Discombobulate (Sherlock Holmes)
    Rescue Me / Zoosters Breakout (rearrangement)
  • Crimson Angels Medley
    Roll Tide (Crimson Tide)
    160 BPM (Angels & Demons)
  • Gladiator Medley
    The Wheat (with Czarina Russell)
    The Battle (with Czarina Russell)
    Now We Are Free (with Czarina Russell)
  • The Da Vinci Code
    Chevaliers de Sangreal
  • The Lion King Medley
    Circle of Life Intro (with Lebo M)
    King of Pride Rock (with Lebo M) (Shorter version)
    This Land (with Lebo M)
    Circle of Life Reprise
  • Pirates of the Caribbean Medley
    Jack Sparrow
    Marry Me
    He’s a Pirate (Klaus Badelt cover)
  • Intermission
  • True Romance
    You’re So Cool
  • Rain Man
    Rain Man Theme (piano solo excerpt)
  • Thelma & Louise
    Thunderbird
  • Superheroes Medley
    What Are You Going to Do When You Are Not Saving the World? (Man of Steel)
    Is She With You? (Batman vs. Superman, Wonder Woman)
    The Electro Suite (The Amazing Spider-Man 2)
  • The Thin Red Line
    Journey to the Line
  • The Dark Knight Medley
    Why So Serious / Like a Dog Chasing Cars / Why Do We Fall?
    Fear Will Find You / The Fire Rises / Gotham’s Reckoning
  • Aurora
    (The End, + speech about the Aurora tragedy)
  • Interstellar Medley
    Day One
    No Time for Caution
    Stay
  • Encore – Inception Medley
    Half Remembered Dream
    Dream Is Collapsing
    Mombasa
    Time

Con questo vi saluto e viva Hans Zimmer! 🙂

Cammino letterario: un aggiornamento

Carissimi, pur avendo creato questo spazio per aggiornarvi sul mio cammino letterario, spesso abbiamo divagato e parlato d’altro. Allora, vi aggiorno un po’ su quel tema.

Ho partecipato a diversi concorsi per racconti (di uno sto attendendo l’esito, tenendo le aspettative basse). Quello del racconto sta diventando il mio genere preferito: per praticità, in quanto richiede meno tempo ma anche essendo uno specchio del periodo dove viviamo, in cui pochi leggono scritti più lunghi di un post.

Continuum Hopper, l’antologia dove recentemente è uscito il mio racconto “La pillola”, ha vinto il premio Italia 2017 e non potevo trovare esordio migliore, cosa che mi ha spinto a proseguire a scrivere.

Questo autunno uscirò di nuovo su carta in un’altra antologia dove sarà presente un mio racconto, con un tema che vi dirò appena avuto conferma definitiva da editore e curatori. Posso dirvi che protagonista del mio racconto sarà un importante evento della storia del secolo scorso – con una punta di fantasia – e che per poco ho rischiato di non partecipare! Mi rende doppiamente felice perché, se tutto va bene, saremo finalmente nella stessa antologia con Oskar Felix Drago, che mi ha introdotto in questo mondo.

Questa estate, poi, scriverò un altro racconto di sci-fi da sottoporre a una futura antologia, ancora in cantiere.

Il progetto mastodontico, invece, che mi sono  prefissato è un romanzo ambientato nel medioevo, senza più scomodare mondi inventati. Il fantasy è un genere saturo di autori ed è divenuto difficile emergere nel mare magnum di essi. Il plot di questo romanzo (storico ma con un pizzico di esoterismo) è già scritto e sarà in parte basato su miei testi antecedenti. Per altro c’è anche già la trama per un suo prequel/spin off che intendo scrivere in maniera parallela.

Il prossimo appuntamento, quindi, è a settembre/ottobre per la nuova antologia e nel frattempo, almeno dal punto di vista letterario, buona estate!

S.S.G. alla Festa dello Sport – Porto Antico, 10-11 giugno 2017

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La scuola Scherma Storica Genova sarà presente il 9-10 giugno al Porto Antico di Genova, nell’ambito della Festa dello Sport! Venite con noi a conoscere lo sport agonistico della Scherma Storica HEMA! 🙂

Potrete anche provare voi stessi ed assistere a sparring e incontri!

Ulteriori dettagli qui: S.S.G. alla Festa dello Sport – Porto Antico, 10-11 giugno 2017

Continuum Hopper vince il Premio Italia 2017 come miglior antologia!

continuum hopper

Un esordio meglio di così, non si poteva. L’antologia “Continuum Hopper” di Edizioni Della Vigna e curata da Chiavini, Ortino e Pizzo, ha vinto il premio Italia 2017 come migliore antologia!

Tra i tanti racconti, contiene anche il mio piccolo contributo: il racconto “La pillola” che rappresenta anche il mio esordio editoriale cartaceo, e per il quale devo ringraziare l’editore, tutti gli altri autori coinvolti e i curatori, ma soprattutto Gian Filippo Pizzo che per primo ha visionato il mio racconto. Una menzione più che particolare anche per Oskar Felix Drago che mi ha introdotto nel magico mondo degli autori di racconti, e Paolo Silingardi per avere collaborato nell’editing del racconto. Non si può concludere la serie senza ringraziare Alessia Sobrero che ha aiutato a delineare la figura del protagonista e  “lanciato” l’idea di ambientare il racconto al Cimitero di Staglieno, a Genova, luogo di arte e pace.

Con la speranza che sia un punto di inizio, ringrazio tutti! Chi volesse acquistare l’antologia, può farlo qui:

https://lnx.dellavigna.com/fantasy-e-fantastico/130-continuum-hopper-racconti-fantastici-sull-arte-9788862761567.html

Guida al genovese – Parte 1: cinquanta sfumature di belin

ZENA

Hai un amico che si è trasferito a Genova? Gli hai chiesto cosa stava imbelinando quando si è imbelinato come un belinone e lo hai visto sgranare gli occhi? Allora mandagli questa guida!

Oggi iniziamo con belin e nel prossimo aggiornamento tratteremo le altre espressioni. Dove possibile metterò la pronuncia e l’accento, in grafia semplificata.

Belin

Belìn è ormai un intercalare che si usa dalle elementari all’estrema unzione. Sebbene venga letteralmente tradotto come “cazzo“, il termine non è parimenti volgare, ed è inteso in senso molto bonario, scherzoso e goliardico. Le due regole base molto importanti per usarlo nella forma nativa e nella italianizzata “belìno“:

  • Belìn = cazzo.
    Si usa da solo come intercalare e mai dopo articolo (“il belin” non si dice!!!)

Allungando le vocali, puoi anche cambiare il significato dell’esclamazione (tenere sempre l’accento sulla i):

  • Beeelìn! = accidenti / che roba! (spesso con accezione positiva, anche pronunciato “booolìn!”)
  • Dai, belìiin! = dai, su! (spesso con frustrazione)
  • Eh, belìiin! = eh, addirittura! (nel senso di assurdità/irrealtà)
  • Oh belìiin! = oh cazzo (spesso pronunciato “obbelìn“)

Se c’è l’articolo davanti, non usi più belin, ma:

  • Il/un belìno = il/un cazzo,
    il suo uso è dopo gli articoli “il” oppure “un”, dove sostituisce sempre belin:

    • Non capisci un belino = non capisci un cazzo (in questo caso non va bene usare belin)
    • Mi gira il belino = mi gira il cazzo (anche qui non usare belin)
    • Non menarmi il belino = non rompermi il cazzo.

Un’eccezione è ammessa se vuoi esclamare:

  • Belin belino! = puoi dirlo forte / accidenti / lo credo bene!

Ma è bene ricordare anche le espressioni:

  • “Ho il belino inverso” = ho il cazzo girato (sono infastidito)
  • “Portare via il belino”andarsene via
  • “Battersene il belino” = fregarsene (di qualcosa)
  • “È un’idea del belino” = è un’idea del cazzo
  • “Farsi mangiare il belino dalle mosche” = perdere un sacco di tempo

Altri usi

Ecco altri usi dove la parola belin viene declinata o usata in modi curiosi:

  • belàn / belàndi = cacchio
    Tentativo in extremis di non essere volgare. Ormai la usa solo il Gabibbo…

Il verbo imbelinare, a seconda dell’ausiliare cambia significato e vuole dire cadere, buttare, scaraventare o combinare (nel senso di fare):

  • “Mi sono imbelinato” = sono caduto / inciampato (se riflessivo)
  • “L’ho imbelinato laggiù” = l’ho buttato laggiù
  • “Ma cosa m’imbelini?!” = ma cosa mi combini / fai?!

Altro verbo molto usato, desbelinarsi significa darsi una svegliata, darsi una mossa, cavarsi d’impiccio, essere intraprendenti o capaci di “stare al mondo”:

  • “Deve desbelinàrsi un po’” = deve darsi un po’ una svegliata / una mossa
  • “Lui è uno che si desbelìna” = lui è uno che se la cava

Belìn si può anche usare per dare aggettivi qualificativi:

  • “Sei proprio (un) àbelinato” = sei proprio (un) imbranato / incapace; (in particolare, l’abelinato è colui che necessita di “desbelinarsi”)
    “Che belinóne!” = che tonto / scemo! (spesso inteso in maniera simpatica e bonaria, un po’ come cazzone)
  • “Sei una belìna!” = sei uno stronzo! (qui la simpatia può anche venir meno: la belina non è scema ma compie qualcosa sapendo che è sbagliato)

Belinàta vale come cazzata, sciocchezza o cosa di poco conto:

  • Ho fatto una belinàta! = ho fatto una cazzata!
  • Ti ho preso una belinàta (in dono) = ti ho preso una sciocchezza (in dono)

Bene, caro foresto: se hai imparato tutto quello che c’è in questa pagina, ti nomino “Master of Belin” e potrai usufruire della prossima lezione!

Stay tuned e condividete con i vostri amici non autoctoni! 🙂